Ricordatevi sempre la regola delle regole: non fate perdere tempo ai vostri interlocutori. Le redazioni apprezzano particolarmente le persone pratiche e di buon senso, molto di più di quelle che sono preparate, serie e colte ma inaffidabili e confusionarie. Per capirci, ecco sette esempi:
– non mandate proposte irragionevolmente lunghe o testi prolissi sui quali richiedete un parere: nessuno li leggerà;
– non mandate le vostre idee dentro un CD che nessuno avrà il tempo di inserire nel computer;
– non inviate comunicati stampa chilometrici se lo spazio massimo che gli potrà dedicare la rivista sarà di un paio di righe;
– non mandate testi accompagnati da immagini che non si capisce dove mettere e non mandate troppe cose delegando la redazione a scegliere;
– evitate i ripensamenti e quando li avete non dite ” per cortesia corregimi li, li e li” ma rimandate il pezzo corretto dicendo che la nuova versione annulla la precedente;
– rispettate rigorosamente tempi e spazi concordati. Se non lo fate, la prima volta forse vi telefoneranno, ma poi probabilmente sarete depennati dalla lista dei collaboratori;
– non delegate alla redazione incombenze che voi non volete assumervi: per esempio procurarsi le immagini. Sappiate che in genere non siete chiamati per l’eccezionalità della vostra penna ma perchè dovreste svolgere un lavoro che altri non hanno intenzione di fare.