Una cosa o è o non è. Quindi per cortesia non scrivete mai “un vero e proprio”. E’ controproducente perché mostra la insicurezza di chi propone una immagine, una metafora, un concetto e allo stesso tempo ha paura che lo prendano troppo alla lettera. Ed è un modo di dire del tutto superfluo. Cosa cambia infatti se dite “successe un vero e proprio quarantotto” con “successe un quarantotto” ? Oppure se dite “ hanno costruito un vero e proprio bunker” con “hanno costruito un bunker”?
Variante del “vero e proprio” è il virgolettare una parola: per suggerire che voi la usate ma che bisogna intenderla con tutte le cautele del caso. Negli esempi precedenti: è successo un “quarantotto”; oppure: hanno costruito un “bunker” ( una variante è anche scriverla in corsivo: “è successo un quarantotto”, “hanno costruito un bunker“)
Alcuni il vezzo ce lo hanno anche quando parlano, e con le mani in aria fanno il segno di virgolettare. Credetemi: è terribile.
Il mio consiglio è di rinunciare a tali pratiche che corrono il rischio di dare di voi , anche se non lo siete affatto, l’immagine un po’ “scivolosa” di un vero e proprio insicuro.